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Di famiglia aristocratica, Marietta Provasi venne ammessa all'Istituto dei Ciechi nel 1844, all'età di undici anni, per volere del padre Guido che desiderava offrirle "un'educazione appropriata".
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Di carattere "deciso, franco e giusto", Giovanni Battista Orleri fu uno dei primi benefattori dell'Istituto dei Ciechi di Milano. Il fondatore dell'Istituto Michele Barozzi fece realizzare un dipinto in sua memoria al pittore Francesco de Magistris
Leggi tutto: I nostri benefattori - Giovanni Battista Orleri (1767 - 1845)
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- Categoria: Storia
Enrico Ceppi venne ammesso come allievo all'Istituto dei Ciechi di Milano all'età di dieci anni, in seguito al peggioramento della sua vista. È l'inizio di un brillante percorso di formazione che lo porterà a diventare, in età adulta, uno dei massimi esperti in Italia sulle tematiche relative all'educazione dei ciechi. Dal 1982 ricoprì la carica di presidente della Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi.
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- Categoria: Benefattori
Antonio Gargantini fu il primo benefattore dell'Istituto dei Ciechi di Milano e fu anche il primo a essere effigiato dal pittore Francesco De Magistris per la nascente "Quadreria dei benefattori" su espressa volontà del fondatore Michele Barozzi
Leggi tutto: I nostri benefattori - Antonio Gargantini (1733 - 1844)
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Medico di intelletto brillante e uomo attivissimo sul piano politico e civile, Francesco Zirotti durante la sua vita ricoprì numerosi incarichi pubblici, diventando Presidente dell'Istituto dei Ciechi nel 1877. Nel suo testamento nominò erede universale l'Istituto milanese che, grazie a questo lascito, darà vita al laboratorio di addestramento professionale a lui intitolato
Leggi tutto: I nostri benefattori - Francesco Zirotti (Milano 1807 – 1881)
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Dopo aver perso l’unico figlio, Enrichetta Lodigiani nominò erede universale lo scultore Achille Alberti, lasciando un generoso legato all'Asilo Mondolfo. Alla morte della nobildonna, lo scultore fece dono all'Istituto dei Ciechi di un bassorilievo in memoria della benefattrice, che si trova tuttora nell'atrio dello scalone d'onore al pian terreno
Leggi tutto: I nostri benefattori - Enrichetta Lodigiani Luppis de Rammer
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Uomo di ingegno non comune e di vasta cultura, Paolo Bentivoglio si distinse per la “possente volontà”, la grande tenacia e soprattutto la straordinaria capacità di lavoro: oltre a dirigere l’Istituto dei Ciechi di Bologna “Francesco Cavazza” dal 1931, ricoprì numerosissime cariche nell’ambito delle associazioni dei non vedenti, tra cui quella di presidente nazionale dell’Unione Italiana Ciechi dopo la reggenza di Aurelio Nicolodi
Leggi tutto: I nostri allievi - Paolo Bentivoglio (Modena, 1894 – Roma, 1965)
