I nostri benefattori - Monsignor Luigi Vitali (1836-1919)
Gli studi e i viaggi all'estero per formarsi sulla pedagogia speciale, il prestigio dell'Istituto acquisito grazie alla partecipazione a concerti ed eventi pubblici, l'invenzione di un nuovo metodo di scrittura, la creazione di un laboratorio di attività manuali e di un asilo infantile, la realizzazione dell'attuale sede dell'Istituto dei Ciechi in via Vivaio: ecco perché Luigi Vitali viene considerato una delle figure più rilevanti nella storia della beneficenza milanese
Al via il progetto "Archivio meraviglioso"

Una piattaforma collaborativa per la valorizzazione i contenuti dell’Archivio storico dell’Istituto dei Ciechi
La Scuola Musicale
Fin dalla fondazione dell’Istituto la musica ha avuto un'importanza fondamentale per l'educazione e la formazione degli ospiti: i non vedenti imparavano a suonare uno strumento a fiato e a corda, a modulare la voce nel canto e apprendevano la notazione musicale attraverso i corsi tenuti da insegnanti prevalentemente ciechi
I benefattori dell'Istituto - Il marchese Alessandro Terzaghi
Il marchese Alessandro Terzaghi, figlio di Carlo Terzaghi, muore in Milano il 2 marzo 1850. Il suo testamento, redatto il 15 febbraio 1850 e pubblicato il 10 marzo successivo, indica eredi i nipoti Carlo, Giulio e Luigi Terzaghi, figli del fratello Luigi, i quali entrano così in possesso dei redditizi fondi agricoli situati in Gorla Maggiore, Gorla Minore, Prospiano e Sulbiate Olona. Alla nipote Carlotta Terzaghi viene destinato un lascito di diecimila lire, mentre a ciascuna delle seguenti istituzioni milanesi spetta una oblazione ammontante a diecimila lire: l’Istituto dei Ciechi, gli Asili d’Infanzia, il Pio Istituto dei Discoli di Santa Maria della Pace, il Pio Istituto Teatrale.