Particolare della chiesa di Santa Lucia all'interno del parco di Villa Letizia.
Particolare della chiesa di Santa Lucia all'interno del parco di Villa Letizia.

Per molti anni questa bella villa immersa nel verde della provincia di Varese è stata una residenza per persone non vedenti.
Donata dalla famiglia Campari-Migliavacca all'Unione Italiana dei Ciechi per farne una casa di riposo per ciechi, Villa Letizia rappresenta uno dei momenti più significativi dell'architettura degli anni Sessanta. Per la realizzazione della Cappella di Santa Lucia, posizionata nel punto più elevato del parco, venne coinvolto l'architetto Luciano Baldessari, che progettò una originale architettura ispirata allo spazialismo di Lucio Fontana.
La struttura è oggi di proprietà dell'Istituto dei Ciechi di Milano che ha accolto con favore il progetto della cooperativa Agrisol di farne un nuovo centro di accoglienza per cittadini stranieri richiedenti asilo. 

«Sarà il laboratorio per una società futura» ha detto il prefetto di Varese Giorgio Zanzi durante la cerimonia di inaugurazione tenutasi venerdì 20 maggio 2016.
Nel giardino della struttura si sono riunite autorità civili, religiose e militari per sancire l'impegno delle istituzioni nel ribadire l'invalicabilità del diritto di asilo nella nostra società. Il vescovo di Como, monsignor Diego Coletti ha elogiato chi ha reso possibile questo progetto - Cooperativa Agrisol, Comune di Caravate, Istituto dei Ciechi di Milano -  augurandosi che «questa realtà sia una punta avanzata del cambiamento che sta vivendo il nostro Paese».

Simone Maritan, presidente della cooperativa Agrisol, ha spiegato che nella villa saranno impiegati 33 dipendenti di età compresa tra i 27 e i 30 anni: «Giovani che hanno l’opportunità di crescere nell’ottica del futuro verso cui siamo proiettati».
Nell’ambito della struttura sono in atto tirocini formativi per il volontariato civico e una scuola di avviamento all’agricoltura. A breve accoglierà un padre separato, darà avvio alla mensa per i bisognosi con un servizio di due giorni alla settimana di docce e lavanderia.

Luce Magazine, Notiziario dell'Istituto dei ciechi di Milano

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