Il museo Louis Braille
Cosa c'è da vedere
Quadreria
Un posto di primo piano è rivestito dalla grande quadreria, con oltre 200 ritratti di benefattori. L'antica consuetudine del ritratto gratulatorio, in uso anche presso altre istituzioni assistenziali e caritatevoli milanesi, prevedeva che l'ente beneficiato omaggiasse con un ritratto la memoria del donatore. Tale pratica venne adottata fin da subito anche presso l'Istituto dei Ciechi di Milano per volontà del suo fondatore Michele Barozzi. L’arco cronologico della quadreria si estende dal 1843 al 1968.
Le collezioni del Museo Louis Braille comprendono un pregevole nucleo di dipinti giunti all’Istituto attraverso donazioni e lasciti dei benefattori, che in alcuni casi beneficiavano l’ente non solo delle opere d'arte di loro proprietà, ma anche del mobilio e degli arredi dei propri appartamenti. Questa raccolta eterogenea, ma non per questo meno interessante, è conservata nelle sale di rappresentanza e negli uffici amministrativi di via Vivaio. Attualmente comprende una quarantina di dipinti, databili tra il sedicesimo e il ventesimo secolo, tra i quali si segnalano due grandi tele seicentesche (Piramo e Tisbe, attribuibile a Carlo Francesco Nuvolone, e Cefalo e Procri, di ambito lombardo) e il gruppo marmoreo Due mendicanti di Rizzardo Galli di epoca ottocentesca.
Strumenti musicali
La raccolta degli strumenti musicali testimonia l’importanza che ricoprì l’insegnamento della musica nei programmi e nelle finalità dell’Istituto, che si preoccupava di fornire a tutti gli allievi l’educazione musicale e di avviare al diploma quelli dotati di una particolare attitudine. Tra gli strumenti conservati si possono ammirare il grande organo inaugurato nel 1902 e due pianoforti Steinway & Sons ed Erard da concerto. L’insegnamento del pianoforte rivestiva una notevole importanza sia per la formazione musicale sia per l’apprendimento del mestiere di accordatore. L’insegnamento degli strumenti a fiato fu invece abbandonato nei primi decenni del Novecento, mentre proseguì quello degli strumenti ad arco (violino, viola, violoncello), di cui il Museo Louis Braille conserva ancora alcuni esemplari preziosi.
Sussidi tiflologici
Il Museo Louis Braille raccoglie un’ampia selezione di strumenti tiflologici, che permette di ripercorrere la storia dei metodi di scrittura per ciechi adottati nell’Istituto, dall’uso della scrittura visiva in rilievo a quella in codice Braille. Un percorso coinvolgente per la straordinaria forza emotiva che gli oggetti esposti riescono ancora oggi a comunicare e a trasmettere. Da non perdere la preziosa macchina per scrittura Braille, prodotta nel 1898 dalla Harrison and Seifried di Chicago, con la quale Hellen Keller, famosa scrittrice sorda e cieca, compose la storia della sua vita.
Info
Le visite guidate al museo sono possibili solo su prenotazione.
Il percorso museale, della durata di circa un’ora, prevede la visita alla Sala Barozzi, alle sculture, agli strumenti musicali che si trovano al piano terra, alla quadreria (piano terra, scalone d’onore, primo piano, secondo piano), alla Sala Stoppani, agli strumenti tiflologici.
Per visite guidate contattare il numero 02 77 22 6 224 o inviare mail a museo@istciechimilano.it