"La carità e la bellezza": una mostra diffusa nel territorio milanese dedicata alla filantropia

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Colleoni-Francesca-de-MaestriPicDal 2 dicembre l’appuntamento natalizio con l’arte di Palazzo Marino, che quest’anno si estende anche agli altri otto municipi per invitare tutta la città a scoprire l’arte e la bellezza durante il periodo delle feste. Tra questi anche la Biblioteca Crescenzago (municipio 2) che ospiterà il dipinto di Arturo Albertazzi "Allegoria in memoria della nobildonna Francesca De Maestri"

Grazie alla sinergia tra le città di Milano e Firenze, Palazzo Marino si apre ai milanesi durante le festività natalizie con una mostra speciale: fino al 15 gennaio 2023, quattro capolavori dell’arte fiorentina e toscana, tutti realizzati tra il Tre e il Quattrocento, saranno allestiti nella magnifica Sala Alessi di Palazzo Marino immersi in un gioco di luci e tessuti, e potranno essere ammirati gratuitamente da milanesi e turisti.

La mostra, dal titolo “La Carità e la Bellezza”, vedrà la “Madonna col Bambino” dipinta da Sandro Botticelli e oggi conservata nel Museo Stibbert di Firenze; “L’adorazione dei Magi” di Beato Angelico, prezioso tabernacolo appartenente al Museo di San Marco; la “Madonna col Bambino" di Palazzo Medici Riccardi, realizzata da Filippo Lippi; “Carità", scultura del senese Tino di Camaino, proveniente dal Museo Bardini di Firenze.

Negli altri otto municipi della città, le biblioteche di zona ospiteranno dal 13 dicembre altrettante importanti opere provenienti da diversi istituti della città, che declinano il tema della carità e della bellezza attraverso quattro tele del Seicento e quattro dell’Otto/Novecento.

Un percorso che testimonia la fervente attività di assistenza, misericordia e carità nei confronti dei soggetti più bisognosi e fragili, che è da secoli il tratto distintivo della città di Milano.

Presso la biblioteca Crescenzago, all'interno del Coumne di Milano, si potrà ammirare il dipinto di Arturo Albertazzi "Allegoria in memoria della nobildonna Francesca De Maestri", proveniente dalla Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano.
Francesca De Maestri, figlia del nobile Antonio e vedova del conte Federico Colleoni, è stata una delle tante benefattrici che hanno sostenuto moralmente ed economicamente l’Istituto. Fondato nella prima metà dell’Ottocento, l'“istituto d’educazione per i poveri ciechi” è stato un centro all’avanguardia e uno dei primi in Italia ad adottare il codice Braille. L’ente ha favorito anche la formazione professionale dei non vedenti, per consentirne l'autonomia e l’inclusione sociale.
Il progresso e l’ampliamento delle attività furono resi possibili grazie alle generose elargizioni della filantropia milanese e lombarda. In segno di riconoscenza, l’Istituto ha dato vita a una galleria di ritratti dei benefattori. Tra questi figura la contessa Colleoni, in memoria della quale fu commissionato all'Albertazzi un dipinto allegorico che rappresenta una figura femminile che con una mano cerca di spostare alcuni tralci spinosi per agevolare la fanciulla nel suo cammino. Il dipinto è stato restituito all’originale luminosità da un recente restauro.

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