Come api operaie

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Nei mesi che ci aspettano di distanziamento fisico, ricordiamoci sempre delle difficoltà dei bambini ciechi e ipovedenti che, per imparare, hanno bisogno del tatto e della vicinanza fisica. Come nell'attività didattica "Il laboratorio del miele", raccontata da Giacomo Gatti nel suo film dedicato all'Istituto. Ecco la clip.

“Come sono gli alveari? Come fanno le api a produrre il miele? Con quali materiali?” Anche i bambini con disabilità della vista vogliono sapere, approfondire, ma per loro le modalità sono differenti: vogliono toccare per conoscere, manipolare per apprendere.

Come spiegare allora realtà apparentemente non esperibili come quella del lavoro con le api? Come proporre a questi bambini l’ambiente, le arnie e i vari passaggi per ottenere il miele o per costruire le candele? Come evitare che tutto non si limiti alla sola informazione verbale?

I bambini con disabilità visiva devono essere messi in grado di trovare risposte alla loro curiosità per integrarle nei loro saperi e far evolvere i propri schemi interpretativi. L’educare si incentra sulle risposte dell’adulto il quale deve essere capace di trasformare le domande in disciplina e i contenuti in conoscenza.

Così nasceva il “Laboratorio del miele” nella campagna di Besana-Brianza, su iniziativa del Centro di Consulenza Tiflopedagogica del nostro Istituto, raccontato nel film di Giacomo Gatti dedicato ai 170 anni dell’Istituto.

In questi mesi di distanziamento sociale ricordiamoci sempre dei bambini ciechi e ipovedenti che per imparare hanno bisogno del tatto e della vicinanza fisica.

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