Delia Campanelli incontra i non vedenti milanesi

È stata una visita lunga e proficua quella compiuta da Delia Campanelli all’Istituto dei Ciechi lo scorso venerdì 1 aprile. Classe 1954, avvocato (laurea in Legge con lode alla Federico II di Napoli), la dottoressa Campanelli è responsabile di 8mila istituti della Lombardia in qualità di direttore dell’Ufficio scolastico regionale.
A fare gli onori di casa il commissario straordinario Rodolfo Masto che, insieme al suo staff, ha accompagnato la dirigente a conoscere la storia, il patrimonio ma soprattutto le attività che si svolgono ogni giorno in via Vivaio.
Delia Campanelli ha così potuto vedere come si realizza un calendario tattile per insegnare ai bambini non vedenti il concetto del tempo. Ha fatto scorrere le dita su un libro in caratteri braille del 1800 esposto presso il Museo dei metodi di scrittura e lettura per non vedenti. Ha visitato le aule dove i più piccoli familiarizzano con materiali didattici e imparano a leggere le favole su bellissimi libri tattili illustrati.
La dirigente ha mostrato di apprezzare il ruolo dell'Istituto che, per la capacità di innovare e di essere aperto agli incessanti cambiamenti del nostro tempo, sa superare i confini nazionali ponendosi in relazione alle maggiori istituzioni europee che si occupano di disabilità visiva.
Con il commissario Rodolfo Masto ha condiviso l'importanza di realizzare un progetto educativo unitario per l'alunno con disabilità visiva. Fondamentale in questo senso la presenza di un soggetto che si prenda in carico lo studente, per offrirgli non servizi segmentati ma un piano didattico e formativo individualizzato sulla base delle specifiche necessità, che sia in grado di proiettarsi lungo l'intero percorso scolastico.
«Un cieco o una persona ipovedente preparata» le ha ricordato Rodolfo Masto «può affrontare meglio il già difficile percorso di inserimento nel mondo del lavoro, diventando in futuro una risorsa per la società e non un peso da sostenere».