"Diverso da chi: per una nuova cultura del rispetto"

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diverso da chipicAi nastri di partenza “Diverso da chi? per una nuova cultura del rispetto“, progetto di sensibilizzazione del mondo scolastico nei confronti dei diritti delle persone affette da disabilità di vario genere. L'iniziativa sostenuta dall'Associazione Culturale Controscena – da un’idea di Eva Schwarzwald e Mario Nuzzo – propone un percorso rivolto a studenti dagli 8 ai 17 anni volto a modificare la percezione della disabilità, lavorando sugli stereotipi e le conoscenze specifiche fin dalla prima età scolare.

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Verso l'integrazione

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Il nuovo ruolo degli istituti per ciechi nel sistema educativo italiano

di Giancarlo Abba

IntegrazionepicNel 1971 la legge sanciva per la prima volta che “l’istruzione dell’obbligo deve avvenire nelle classi normali della scuola pubblica”. Sono passati 40 anni e la situazione si è evoluta. Il ruolo giocato dagli Istituti, fino a quel momento depositari delle prassi tiflopedagogiche, si è modificato, portando le diverse istituzioni per ciechi del nostro Paese a darsi un nuovo destino oppure, come è accaduto in alcuni casi, a languire per anni se non a scomparire. 
Quarant’anni dopo la soppressione delle scuole speciali rimane attuale chiedersi quali caratteristiche debba avere un’istituzione depositaria di conoscenze specialistiche di area tiflologica al fine di continuare a fornire servizi educativo-formativi e riabilitativi.

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Un sommergibile per la libertà

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Ultima-onda01aperturaMonti Lariani 1944. Un uomo, una ragazza e un bambino si inoltrano nel bosco inseguiti dai soldati tedeschi. Cercano di mettersi in salvo dirigendosi verso il confine svizzero. La loro è una fuga per la vita. Anna è una diciassettenne ebrea milanese di buona famiglia a cui hanno catturato i genitori. Con lei ci sono il fratellino sordocieco Davide che cerca di proteggere e l’amico Sebastiano. Le ombre e i rumori del bosco sono amplificati dalla paura, tanto che sembra di scorgere sempre qualcuno dietro agli alberi. Poi incrociano veramente un pattuglia di soldati tedeschi. Troppo tardi per allontanarsi. Si appiattiscono in una buca, sotto un tappeto di foglie. Anna spiega al bambino come si deve comportare, disegnando sul palmo della sua mano i loro corpi addormentati sotto una coperta. È come se dovessero giocare a nascondino.

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