Allegoria in memoria di Spiridione Gialdi

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Spiridione Gialdi, originario di Sabbioneta, proprietario terriero di diversi beni nella provincia di Mantova, morì in Parma dove era domiciliato da pochi anni, il 23 ottobre 1880. Nel testamento olografo del 30 marzo 1878, pubblicato negli atti del notaio Dante Volpi, nomina propria erede “la giovane” Anna Pellegrini, riservando uno dei suoi fondi agricoli al figlioccio di battesimo, l’avvocato Giuseppe Viviani di Milano, a patto che quest’ultimo sia disposto ad aggiungere al proprio cognome quello del benefattore defunto, e al pronipote Giulio Solazzi, la sua residenza.

Spiridione destina inoltre beni stabili e agricoli situati in Sabbioneta, “ad eccezione del fondo Zampadoca e di una casa”, del valore di lire 43.730 a pari quota, alle due istituzioni milanesi, l’Istituto dei Ciechi e il Pio Istituto dei Sordomuti poveri di campagna. Di comune accordo gli enti alienano queste proprietà alla Provincia di Mantova che destina il loro uso alla Caserma dei Carabinieri.

Non avendo possibilità di reperire una immagine del benefattore, il Consiglio d’Amministrazione commissiona un dipinto allegorico in sua memoria al pittore paesaggista Giovan Battista Lelli (Milano, 1827-1887), che lo consegna ultimato il 15 marzo 1883. Nel quadro compare “un pezzo di campagna del Cremonese donde il Gialdi era originario col fiume Oglio e Sabbioneta sullo sfondo. A destra corre un viale fiancheggiato da alti alberi. In una lapide leggesi il nome del benefattore”.

di Melissa Tondi
Responsabile Beni Culturali

Giovanni Battista Lelli, Allegoria in memoria di Spiridione Gialdi
Giovanni Battista Lelli
Allegoria in memoria
di Spiridione Gialdi
Olio su tela, 1885

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