«Si rimane colpiti da questo luogo»
I nostri allievi - Enrico Ceppi (1923 – 1988)
Enrico Ceppi venne ammesso come allievo all'Istituto dei Ciechi di Milano all'età di dieci anni, in seguito al peggioramento della sua vista. È l'inizio di un brillante percorso di formazione che lo porterà a diventare, in età adulta, uno dei massimi esperti in Italia sulle tematiche relative all'educazione dei ciechi. Dal 1982 ricoprì la carica di presidente della Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi.
Verso le Olimpiadi Invernali 2026 per promuovere accessibilità e inclusione

Firmato il protocollo d’intesa fra Istituto dei Ciechi e Fondazione Milano Cortina 2026: ci prepariamo al grande appuntamento con un’attenzione speciale per la disabilità visiva e non solo
I nostri benefattori - Antonio Gargantini (1733 - 1844)
Antonio Gargantini fu il primo benefattore dell'Istituto dei Ciechi di Milano e fu anche il primo a essere effigiato dal pittore Francesco De Magistris per la nascente "Quadreria dei benefattori" su espressa volontà del fondatore Michele Barozzi
Università e Istituto dei Ciechi: insieme per affrontare la crisi
La Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano Onlus continua a dedicare risorse e conoscenze per ampliare la rete di relazioni con le università del territorio, per creare un ambiente di apprendimento sempre più inclusivo, innovativo e accessibile, a beneficio degli studenti con disabilità visiva e non solo
I nostri benefattori - Francesco Zirotti (Milano 1807 – 1881)
Medico di intelletto brillante e uomo attivissimo sul piano politico e civile, Francesco Zirotti durante la sua vita ricoprì numerosi incarichi pubblici, diventando Presidente dell'Istituto dei Ciechi nel 1877. Nel suo testamento nominò erede universale l'Istituto milanese che, grazie a questo lascito, darà vita al laboratorio di addestramento professionale a lui intitolato
I nostri benefattori - Enrichetta Lodigiani Luppis de Rammer
Dopo aver perso l’unico figlio, Enrichetta Lodigiani nominò erede universale lo scultore Achille Alberti, lasciando un generoso legato all'Asilo Mondolfo. Alla morte della nobildonna, lo scultore fece dono all'Istituto dei Ciechi di un bassorilievo in memoria della benefattrice, che si trova tuttora nell'atrio dello scalone d'onore al pian terreno
I nostri allievi - Paolo Bentivoglio (Modena, 1894 – Roma, 1965)
Uomo di ingegno non comune e di vasta cultura, Paolo Bentivoglio si distinse per la “possente volontà”, la grande tenacia e soprattutto la straordinaria capacità di lavoro: oltre a dirigere l’Istituto dei Ciechi di Bologna “Francesco Cavazza” dal 1931, ricoprì numerosissime cariche nell’ambito delle associazioni dei non vedenti, tra cui quella di presidente nazionale dell’Unione Italiana Ciechi dopo la reggenza di Aurelio Nicolodi
Le conseguenze della pandemia di Covid-19 sulla vista dei bambini
