In difesa del Braille

Il codice di scrittura e lettura inventato quasi due secoli fa da Louis Braille permette ancora oggi di essere protagonisti nella società della conoscenza
di Giancarlo Abba
Ha ancora senso parlare di Braille in una realtà sempre più pervasa di tecnologia? Perché fare tanta fatica a riconoscere lettere e parole sotto le dita, quando si può ascoltare quello che interessa in cuffia? Che bisogno ha il cieco di rileggere, rivedere, ripensare, riscrivere quanto letto, sempre usando il Braille, quando può semplicemente digitare e riascoltare ciò che ha scritto?